sabato 28 dicembre 2013

E' morta Alessandra Siragusa

E' morta oggi, 28 dicembre 2013, a 50 anni, dopo una grave malattia, Alessandra Siragusa, ex deputato del Pd alla Camera e assessore alla Pubblica istruzione in tutte le giunte di Leoluca Orlando, dal 1993 al 2000.

Alessandra è stata più volte vicina ad Arciragazzi Palermo, sostenendo diverse iniziative per la promozione dei diritti dei minori negli ultimi anni, una fra tutte, il progetto "Vivere Palermo, dal Mediterraneo a Borgonuovo".

Dopo gli studi alle Ancelle del Sacro Cuore e la laurea in Lettere, si era avvicinata alla politica nel gruppo "Politica Giovani", sotto l'ala di Piersanti Mattarella. Consigliere di quartiere nel 1985 e comunale per la Dc nel 1990, passa pochi mesi dopo le elezioni nella Rete di Orlando, diventando nel 1993 l'assessore alla Scuola della "primavera". Sue alcune delle esperienze più importanti di quella stagione amministrativa, dall'eliminazione dei doppi e tripli turni in tutte le scuole all'iniziativa "Palermo apre le porte - La scuola adotta un monumento", che vede ragazzi di tutte le età trasformarsi ogni anno in ciceroni nei monumenti della città in occasione delle celebrazioni in memoria di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, a "Tempo d'estate", con l'apertura delle scuole nei quartieri per i ragazzini che nella bella stagione non avevano alternativa alla strada.

Conclusa la stagione delle giunte orlandiane, Alessandra Siragusa si sposta nell'orbita dei Democratici di sinistra, avvicinandosi a Giovanna Melandri e a Walter Veltroni, ma continua a impegnarsi nella società civile, diventando responsabile regionale dell'associazione Emily che grazie a lei promuove numerose iniziative per le donne.

Alle elezioni europee del 2004 raccoglie 61 mila voti nella lista dell'Ulivo ma non viene eletta, e non è fortunata neanche alle regionali del 2006: settemila voti nella lista per Rita Borsellino che non supera lo sbarramento. Nel 2007 si candida alle primarie per sindaco di Palermo ma non supera il suo ex leader Leoluca Orlando. Un anno dopo ottiene un seggio con il Pd alla Camera, dove è una delle parlamentari più attive e presenti. Conclusa la legislatura, non supera però le primarie di partito per la candidatura.

È il dicembre scorso. La malattia comincia a segnarla: il suo calvario si è chiuso oggi, dopo un trapianto di midollo non riuscito. Lascia due figli, e il rimpianto per una donna generosa e trascinante, politica lontana dai compromessi, apprezzata come pochi nel mondo della scuola e in una Palermo sempre più bisognosa di eroi.


fonte www.repubblica.it

Nessun commento:

Posta un commento