Quella di ieri sera, organizzata in pochissime ore, è stata una marcia silenziosa con momenti di raccolta per ribadire che Palermo è una città che non vuole negare il Diritto alla Vita a nessun essere umano. Un porto aperto dove hanno sfilato in centinaia con striscioni ribadendo tutti che LE FRONTIERE UCCIDONO.
Anche i volontari di Arciragazzi Palermo hanno preso parte a questa marcia di solidarietà, che ha visto la partecipazione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, alcuni Assessori, la Cledu, la Cgil, Sinistra Comune, Sinistra Italiana, Rifondazione e Potere al Popolo, i missionari comboniani, il Centro Astalli, le associazioni della rete dell'accoglienza come l'Arci Porco Rosso.
Anche i volontari di Arciragazzi Palermo prendono posizione in merito: "No, mi spiace, non parla alla pancia degli italiani; piuttosto parla all'ultimo tratto dell'intestino e ne solletica i vermi. È da quel verminaio che esce fuori lo schifo e la violenza!" - in riferimento alle dichiarazioni fatte per motivare le decisioni prese dal nuovo Governo riguardo le manovre sull'emergenza immigrazione - "La pancia è un'altra cosa, la pancia racconta le emozioni, quelle che legano e narrano vite e storie delle persone. Non facciamoci, ancora una volta, rubare le parole: sono la nostra forza contro le brutture."
Arciragazzi, coerentemente alla propria mission, impegnata da oltre 30 anni nella promozione e nella tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, sarà sempre in prima linea per contrastare le scelte dell'attuale governo in materia di immigrazione: non si possono intraprendere linee così dure e intransigenti partendo dalla pelle degli immigrati, molti di loro peraltro minorenni. I diritti umani, sopratutto quelli dei bambini, devono essere esigibili indipendentemente dalla latitudine di provenienza.
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